Bonus fiscali: resta solo la strada della detrazione d’imposta?
DL 11/2023 ha ufficialmente abolito la possibilità di optare per la cessione del credito e per lo sconto in fattura per tutti gli interventi non ancora iniziati.

Il DL 11/2023 del 17 febbraio da subito in vigore, per i nuovi interventi sui bonus fiscali, ha bloccato la possibilità di ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Inoltre si introduce il divieto, per le P.A., di essere cessionarie di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali maturati con dette tipologie di intervento.
È la maxi-stretta con cui il governo interviene sul dossier dei bonus edilizi.
Il decreto non abolisce i bonus fiscali ma solo la cessione del credito, i committenti potranno utilizzare questi bonus solamente come detrazione in dichiarazione dei redditi. L’oggetto dell’intervento quindi non è il bonus, bensì la cessione del relativo credito, che ha potenzialità negative sull’incremento del debito pubblico.
Spiega il ministro dell’Economia Giorgetti: “risolveremo il nodo dei crediti”, arrivati ormai a 110 miliardi, e “metteremo in sicurezza i conti pubblici”. Una mossa che però viene mal digerita dal settore, con le imprese che lanciano l’allarme.
Uno studio ANCE afferma che sono a rischio 340.000 posti di lavoro, il presidente Federica Brancaccio in una sua dichiarazione afferma “ì pareri di Istat e Eurostat hanno chiarito una volta per tutte che i crediti derivanti dai bonus edilizi sono già stati contabilizzati nel bilancio dello Stato e quindi, come sosteniamo da tempo, possono e devono essere pagati subito alle famiglie e alle imprese dell’edilizia”.
Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, commenta così invece il provvedimento varato: “il governo non ha individuato soluzioni per i crediti bloccati nei cassetti fiscali di imprese e professionisti. Così facendo si distruggono imprese di costruzioni, professionisti e famiglie. Il comparto delle costruzioni è fondamentale per l’economia del nostro Paese, come ha dimostrato la crescita del Pil del 2022, sostenuto in larga parte dalla nostra filiera”, aggiunge la leader di Federcostrostruzioni, la federazione di Confindustria che rappresenta 2.800.000 occupati e realizza 475 miliardi di fatturato annuo. “Adesso, purtroppo, ci ritroveremo a fare i conti con fallimenti, contenziosi per opere incomplete e lavoratori espulsi dal mercato.
Ad oggi quindi per quanto riguarda gli interventi Superbonus, possono ancora beneficiare della cessione del credito e dello sconto in fattura gli interventi:
- di demolizione e ricostruzione;
- sulle unifamiliari e sugli immobili unico proprietario per i quali entro la data del 16 febbraio 2023 sia stata presentata la CILAS;
- sui condomini e minicondomini per i quali entro il 16 febbraio 2023 sia stata adottata la delibera assembleare che ha approvato i lavori e sia stata presentata la CILAS.

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