Collaudo statico e dichiarazione di idoneità statica
Considerazioni relative al collaudo statico, a cura dell’Ingegnere Edile e Urbanista Carlo Pagliai.

La procedura di redazione e deposito di collaudo statico è ben nota, e riguarda le strutture oggetto di completamento recente, o così dovrebbe essere solitamente.
Piuttosto in molti si domandano come comportarsi nel caso in cui le opere strutturali siano state legittimamente autorizzate a suo tempo, e che risultino oggi sprovviste del collaudo strutturale qualora obbligatoriamente previsto all’epoca di esecuzione. E tra l’altro ciò è uno dei temi più caldi del mio blog www.studiotecnicopagliai.it
Piccola premessa: il collaudo statico inizialmente riguardava solo le opere in conglomerato cementizio e metalliche, per essere poi esteso gradualmente a tutte le altre tipologie strutturali e materiche.
Se qualcuno ipotizza di sostituire la mancata presentazione del dovuto collaudo statico con una dichiarazione di idoneità statica, commette errore procedurale.
E capisco pure che si possa trattare di una sorta di via breve utile per edifici del patrimonio edilizio ultimati prima dell’entrata in vigore delle rispettive norme antisismiche.
Qualora facciate verifiche immobiliari approfondite, non ci sarà da stupirsi se vi imbattete in edifici sprovvisti pure di Agibilità o Abitabilità, i quali a loro volta dovevano allegare copia di collaudo statico a partire dall’art. 8 della L. 1086/71 (oggi confermato nel D.P.R. 380/01).
Tra l’altro è opportuno ricordare che l’utilizzo di edifici o parti di essi è severamente punito dall’art. 75 del D.P.R. 380/01, cioè con l’arresto fino ad un mese o con l’ammenda da 103 a 1032 euro per “Chiunque consente l’utilizzazione delle costruzioni prima del rilascio del certificato di collaudo”.
Ed ecco quindi che si arriva al quesito: è possibile utilizzare la dichiarazione di idoneità statica al posto di un collaudo statico “tardivo” o in sanatoria?
La risposta è negativa ed è opportuno spiegare i motivi. È vero che entrambe hanno la finalità di attestare e dichiarare il rispetto di un certo livello di sicurezza strutturale, ma hanno rispettivamente scopi, contenuti e gradi di sicurezza diversi. […]
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