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Attualità

L’edilizia green per ridurre l’inquinamento

Il mattone in calcestruzzo poroso che “respira” e pulisce l’aria

16 Gennaio 2023
edilizia green
Lorenzo Veronese
Studente Magistrale in Ingegneria Civile, curriculum Strutture presso l'Università degli studi di Trieste.

Molto spesso siamo portati a pensare che l’aria presente all’interno degli edifici sia priva di contaminazioni rispetto all’aria esterna commettendo però un grave errore. [Arch. Enza Laudone, Il mattone che filtra l’inquinamento, 21 Ottobre 2015, Architetturaecosostenibile.it]

Al giorno d’oggi l’inquinamento è diventato un problema di portata mondiale ed è causa di continui dibattiti e motore di nuove ricerche che si pongono l’obiettivo di limitare i danni da esso causati e di considerare la qualità della vita delle persone.

In edilizia e in ambito strutturale molte sono le proposte che cercano di migliorare la vivibilità degli ambienti e contemporaneamente ridurre l’inquinamento provocato dai tradizionali materiali da costruzione.

Carmen Trudell, assistente professore di architettura al California Polytechnic State University della Contea di San Luis Obispo, in California, conduce da anni moltissime ricerche sulla qualità dell’aria negli edifici e nelle città.

La ricercatrice è riuscita a brevettare una parete che funziona come un “aspirapolvere”, ovvero filtra l’aria che entra all’interno dell’edificio eliminando le particelle nocive e rendendola di fatto più pulita.

Breathe Brick è il nome inglese del mattone in calcestruzzo da lei brevettato, il quale viene disposto sulla parete che, dal punto di vista strutturale, è costruita con i tradizionali materiali da costruzione. Il mattone molto poroso viene disposto in doppio strato creando in questo modo un circolo di filtrazione delle particelle più pesanti dell’aria, le quali vengono raccolte all’interno di una tramogia posizionata alla base del muro. Essa però deve essere pulita periodicamente.

Figura 1
Breathe Brick
Fonte: Arch. Enza Laudone, Il mattone che filtra l’inquinamento, 21 Ottobre 2015, Architetturaecosostenibile.it

L’aria così filtrata potrebbe inoltre alimentare un sistema HVAC, Heating – Ventilation and Air Conditioning, provvedendo in questo modo al condizionamento dell’aria all’interno delle strutture e limitando di conseguenza il consumo energetico dell’edificio stesso.

Questo tipo di soluzione ha dimostrato, infine, che è possibile filtrare il 30% di polveri sottili e quasi la totalità delle particelle grossolane che vengono intercettate.

L’aria che entra all’interno degli edifici risulta quindi di gran lunga più pulita e più sicura per chi frequenta quegli spazi.

Segui anche la tematica con l’articolo sull’ edilizia circolare.

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