Ponte sullo stretto: sarà la volta buona?

Matteo Salvini, nuovo Ministro delle Infrastrutture, riaccende il tema caldo del ponte sullo Stretto.

L’annuncio sarà inserito mediante un provvedimento nella Manovra in Consiglio dei Ministri: “Nella prossima manovra – una questione di ore visto che lunedì (21 novembre, ndr) il Cdm dovrebbe approvarla – il primo atto formale e concreto sarà quello di reinsediare la società Stretto di Messina che è in liquidazione da 9 anni e che dovrà tornare a svolgere le sue funzioni” e continua “è un ponte di cui si parla da almeno 50 anni e sarà un esempio del genio italiano perché sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo.”

L’opera, è sicuramente colossale sia per dimensioni sia per costi e tempi di realizzazione, tuttavia l’obiettivo temporale è fissato: “Conto che in questa legislatura partano i lavori però serve anche l’Alta velocità. Nessuno può promettere un ponte in 5 anni con una campata unica di 3,3 chilometri con costi notevoli. […] Sicuramente l’obiettivo è partire con i lavori nell’arco di due anni”.

Queste parole sono sicuramente da “prendere con le pinze” visto che l’idea di un ponte sullo stretto risale ancora alla fine dell’800 e, ad oggi, a distanza di 140 anni non è ancora stato approvato alcun progetto esecutivo.

In un prossimo articolo illustreremo la storia del Ponte e le differenti proposte e problematiche che gli ingegneri dell’ultimo secolo hanno dovuto fronteggiare.

Ne avevo già parlato nello scorso Luglio, approfondisci qui