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Sbloccacantieri e appalti: le perplessità sul decreto

Rete Professioni Tecniche e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani esprimono perplessità sul testo e riportano diverse proposte.

21 Marzo 2019
Sbloccacantieri
Redazione calcolostrutturale.com
La redazione di calcolostrutturale.com è composta da ingegneri edili, copy strategist ed esperti di marketing e comunicazione.

La Rete Professioni Tecniche ha partecipato, su invito della Presidenza del Consiglio, ad un tavolo tecnico per parlare delle nuove norme riguardanti il settore delle costruzioni. Nello specifico, la discussione è stata incentrata su sbloccacantieri e appalti. Come riportato in un comunicato stampa da RPT, il Governo ha riferito come si stia muovendo su due diversi piani. Da un lato si va verso una riforma organica del codice appalti. Dall’altro sta lavorando su due decreti legge aventi per oggetto lo sbloccacantieri e la semplificazione delle procedure.
“Il vigente Codice dei contratti pubblici – commenta la RPT – per i professionisti dell’area tecnica ha rappresentato una importante conquista. La separazione dell’attività di progettazione da quella di esecuzione, l’affidamento dei lavori sulla base del progetto esecutivo e la rigida delimitazione del ricorso all’appalto integrato ne costituiscono i capisaldi, da sempre invocati dai professionisti come imprescindibili per tutelare la qualità della progettazione e garantire il rispetto dei tempi e dei costi di realizzazione delle opere pubbliche.
“Teniamo a sottolineare con decisione che ogni tentativo di revisione del testo vigente non può riguardare i suoi principi fondanti, pena il ritorno alle dinamiche del passato (caratterizzate dal ricorso abnorme alle varianti in corso d’opera, con conseguente lievitazione dei costi e dilatamento dei tempi di costruzione) che evidentemente riscuotono ancora consensi interessati.
“Nel più generale ambito della progettazione delle opere pubbliche, inoltre, è ancora viva la nostra preoccupazione per l’istituzione di una struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici che, se focalizzata sulla progettazione interna e non sulla programmazione e sulla pianificazione strategica, potrebbe rivelarsi inefficace, se non controproducente, per un reale miglioramento dei processi realizzazione delle opere pubbliche”.

Le proposte di RPT su sbloccacantieri e appalti

La Rete Professioni Tecniche all’incontro con il Presidente del Consiglio ha riportato le seguenti proposte che potrebbero essere inserite nei decreti legge di prossima emanazione. In particolare si è proposto di:
– ricorrere alla progettazione semplificata per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;

– promuovere procedure semplificate e rapide per l’affidamento degli incarichi di servizi di architettura e ingegneria sotto la soglia dei 40.000 euro, abbandonando il criterio di selezione del prezzo più basso che rischia di cozzare contro il principio dell’equo compenso;

– applicare la sussidiarietà dei professionisti nei confronti dei procedimenti ancora sottoposti all’autorizzazione da parte della pubblica amministrazione.

Le dichiarazioni di ANCI

Alle parole di RPT fanno eco quelle del Presidente ANCI  e sindaco di Bari, Antonio Decaro durante l’incontro con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio ed il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli.

“Che il tempo medio di realizzazione per opere pubbliche sotto i cinquecentomila euro sia di quattro anni e sopra i 50 milioni di quindici anni, è evidentemente un problema. I Comuni chiedono di poter procedere più speditamente ma per farlo servono interventi normativi determinati. Noi li suggeriamo da tempo, anche in collaborazione con l’associazione dei costruttori. Oggi abbiamo condiviso questa posizione con il governo che è in procinto di emanare il decreto sblocca cantieri. E riteniamo che diverse nostre proposte saranno accolte a breve”.

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