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La stagionatura del calcestruzzo in Normativa

La Normativa e la stagionatura del calcestruzzo: quali indicazioni deve fornire il progettista?

18 Maggio 2023
stagionatura
Lorenzo Veronese
Studente Magistrale in Ingegneria Civile, curriculum Strutture presso l'Università degli studi di Trieste.

Come abbiamo visto nel precedente articolo, la “stagionatura controllata del calcestruzzo” è di fondamentale importanza al fine di ottenere resistenza e qualità analoghe a quelle considerate in fase di calcolo.

Spesso essa viene trascurata o non eseguita correttamente a causa della fretta a cui ogni progettista deve far fronte anche se la sua corretta esecuzione permette di ottenere un calcestruzzo durabile e resistente nel tempo.

Secondo quanto riportato dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) al paragrafo 4.1.7. “tutti i progetti devono contenere la descrizione delle specifiche di esecuzione in funzione della particolarità dell’opera, del clima, della tecnologia costruttiva.

In particolare il documento progettuale deve contenere la descrizione dettagliata delle cautele da adottare per gli impasti, per la maturazione dei getti, per il disarmo e per la messa in opera degli elementi strutturali. Analoga attenzione dovrà essere posta nella progettazione delle armature per quanto riguarda: la definizione delle posizioni, le tolleranze di esecuzione e le modalità di piegatura.

Si potrà a tal fine fare utile riferimento alla norma UNI EN 13670-1: 2001 -Esecuzione di strutture in calcestruzzo – Requisiti comuni”.

Ciò significa che la messa in opera del calcestruzzo strutturale influenza in maniera considerevole le sue caratteristiche. Ogni getto eseguito in cantiere, quindi, in linea teorica, dovrebbe essere fatto stagionare e maturare in funzione delle indicazioni riportate dal progettista sugli esecutivi da lui redatti. Il progettista può ricorrere alla norma UNI EN 13670 che definisce quattro classi di stagionatura in funzione della classe di esposizione, del tipo di calcestruzzo, del copriferro, delle condizioni climatiche e della dimensione dell’elemento gettato.

Figura 1.1.
Classi di stagionatura del calcestruzzo UNI EN 13670
(Fonte: https://www.ecobeton.it/blog/radio-cantiere-1/la-corretta-maturazione-dei-getti-il-curing-3)

Facendo riferimento alla tabella sopra riportata, considerando la stagione autunnale (10°C – 15°C) ed un calcestruzzo molto prestante, quindi in classe di stagionatura quattro, le operazioni di maturazione devo durare almeno 21 giorni ovvero 3 settimane.

https://www.icotea.it/
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