Gli eventi sismici in Turchia del febbraio 2023
In questo articolo de Lo Strutturista condivideremo le prime osservazioni del team di Build Change, che si è recato nelle zone colpite per una missione di circa 15 giorni a metà marzo di quest’anno.

Il rischio sismico in Turchia e gli eventi sismici del febbraio 2023
In Turchia, oltre il 70% della popolazione vive in aree ad alto rischio sismico. Dall’analisi dei dati storici a disposizione, emerge che quasi ogni anno si verificano terremoti di magnitudo compresa tra Mw 6,0 e 6,9, mentre eventi sismici di magnitudo superiore a Mw 6.9 si verificano generalmente ogni dieci anni. La Figura 2 illustra le faglie attive conosciute, in Figura 3 si osserva come l’accelerazione massima del suolo (Peak Ground Acceleration – PGA) prevista, per un periodo di ritorno di 475 anni, risulti distribuita su tutto il territorio nazionale. Nonostante la probabilità che si verifichi un terremoto rimanga grossomodo costante nel tempo, l’aumento della popolazione che la Turchia ha vissuto negli ultimi decenni, in particolare nelle zone ad elevato rischio sismico, e la mancanza di adeguati piani urbanistici hanno aggravato in modo significativo le possibili conseguenze di un evento sismico su persone e strutture.

Il 6 febbraio 2023 una serie di devastanti terremoti ha scosso la parte sud-orientale del Paese, provocando movimenti tellurici nettamente superiori a quelli previsti nel più recente codice edilizio turco (TBEC-2018). Due scosse di magnitudo superiore a Mw 7 hanno colpito la regione a 9 ore di distanza l’una dall’altra, interessando 11 province del Paese, abitate da circa 15,6 milioni di persone (17% della popolazione nazionale). In particolare, in termini di Peak Ground Velocity (PGV) la scossa principale di magnitudo Mw 7,8, verificatasi alle 4 del mattino ora locale, ha avuto un’intensità 3 volte superiore al terremoto più distruttivo previsto in un intervallo di tempo di 475 anni e 1,8 volte superiore al terremoto più distruttivo previsto in un intervallo di 2.475 anni
L’area totale colpita si stima essere di 110.000 km2, corrispondenti al 14% della superficie totale della Turchia, che contribuisce per il 10% del PIL nazionale. L’impatto umano è il più grave mai registrato nella storia della Turchia, con oltre 50.000 vittime, 200.000 feriti e 280.000 edifici crollati o gravemente danneggiati. L’impatto economico complessivo, includendo danni e perdite, è stato valutato in 103,6 miliardi di dollari statunitensi, pari al 9% del PIL nazionale. Inoltre, si stima che sia necessario rimuovere circa 246 milioni di tonnellate di detriti.
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Progettazione modulare, si estende anche agli edifici industriali.
