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Progettazione

Apertura vano in muratura portante: è sempre corretto inserire un telaio di cerchiatura?

Perchè il ripristino di rigidezza mediante messa in opera di un telaio di cerchiatura non ha sempre un effetto benefico sul comportamento dinamico dell’edificio

5 Maggio 2021
Apertura vano
Ing. Marco De Pisapia
Ingegnere civile e libero professionista, è autore del blog marcodepisapia.com, dove pubblica articoli dedicati alla progettazione e al calcolo strutturale.

L’intervento di apertura vano in una muratura portante è spesso accompagnato dalla messa in opera di un telaio di cerchiatura in acciaio, in calcestruzzo armato o in struttura mista acciaio-calcestruzzo (ritti in calcestruzzo armato e traverso in acciaio). Lo scopo del telaio di cerchiatura è ridurre entro limiti percentuali ammissibili la variazione della rigidezza traslante, della resistenza e della capacità di deformazione della parete oggetto di intervento, a seguito della realizzazione della nuova apertura. Riducendo la variazione dei parametri di rigidezza, resistenza e deformabilità della parete, l’intervento di apertura vano rientrerà nella categoria degli interventi locali, evitando in tal modo di dover eseguire l’analisi globale dell’intero edificio.

Ma è sempre corretto ripristinare la rigidezza traslante della parete nello stato di fatto?

In quest’articolo vedremo perché il ripristino di rigidezza della parete mediante telaio di cerchiatura non ha sempre un effetto benefico sul comportamento dinamico della costruzione in presenza di sisma.

Intervento di apertura vano: un breve riepilogo delle prescrizioni normative

La Circolare 2019 fa rientrare l’intervento di apertura di un vano in una parete in muratura nella categoria degli interventi locali, così come specificato nell’estratto che riporto di seguito:

RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE. Ricadono in questa categoria gli interventi che non alterano significativamente il comportamento globale della costruzione; […] la modifica di una parte limitata della struttura (ad es. l’apertura di un vano in una parete, accompagnata da opportuni rinforzi) può rientrare in questa categoria, a condizione che si dimostri che l’insieme degli interventi non modifichi significativamente rigidezza, resistenza nei confronti delle azioni orizzontali e capacità di deformazione della struttura. Per questa categoria di intervento non è richiesta la valutazione della sicurezza globale dell’opera ma, nel caso di rafforzamento locale finalizzato al miglioramento del funzionamento di elementi strutturali o alla limitazione di meccanismi di collasso, è richiesta la valutazione della variazione del livello locale di sicurezza.

Par. C8.4.1 – Circolare 21 gennaio 2019, n.7

Fabbricati in muratura: l’assenza di una progettazione per azioni sismiche

La Circolare 2019, prescrivendo che l’apertura di un vano non debba modificare significativamente la rigidezza traslante della parete oggetto di intervento, sembrerebbe dare per scontato che la distribuzione delle rigidezze fra i maschi murari che compongono la pianta dell’edificio sia stata studiata in fase di progetto per poter resistere alle azioni sismiche. Tenendo conto della prassi progettuale degli edifici esistenti in muratura quest’ipotesi sembra essere alquanto improbabile. L’epoca di realizzazione dei fabbricati in muratura portante, in cui spesso bisogna intervenire realizzando una nuova apertura, può essere molto remota, in alcuni casi risalente anche a diversi secoli fa. Gran parte del patrimonio edilizio costituito da fabbricati in muratura è stato realizzato quando non erano in vigore normative antisismiche e la prassi progettuale prevedeva il dimensionamento delle pareti per resistere ai soli carichi gravitazionali, senza tener conto in alcun modo del comportamento dinamico dell’edificio sotto sisma. Spesso si realizzava il fabbricato partendo da un progetto di massima, apportando modifiche direttamente in cantiere, man mano che la realizzazione dell’opera procedeva.

Telaio di cerchiatura: perché il ripristino di rigidezza non è sempre un risultato positivo

Nel seguito dell’articolo vedremo perché il ripristino di rigidezza mediante messa in opera di un telaio di cerchiatura non ha sempre un effetto benefico sul comportamento dinamico dell’edificio. Parleremo del baricentro delle masse e delle rigidezze e vedremo il caso studio di un fabbricato semplice in muratura in cui vengono realizzate due nuove aperture in una parete […]

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