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La Ferrovia Ferrandina-Matera

Matera, capitale europea della cultura nel 2019: è possibile che un capoluogo di provincia non sia servito dalla rete ferroviaria di Stato?

9 Maggio 2022
La Ferrovia Ferrandina-Matera
Redazione calcolostrutturale.com
La redazione di calcolostrutturale.com è composta da ingegneri edili, copy strategist ed esperti di marketing e comunicazione.

Sono ben 418 le opere incompiute in Italia. Un numero incredibile di lavori progettati e finanziati, ma mai completati. In questa rubrica andremo alla scoperta delle più curiose, analizzandone la storia, i motivi che hanno portato a non completare l’opera tra controversie, burocrazia e controsensi. Vediamo il caso della Ferrovia Ferrandina-Matera

La caratteristica orografia del territorio c’entra ben poco con l’abbandono di un’opera strategica, divenuta per antonomasia l’incompiuta della Basilicata. Eppure Matera non è sempre stata in “solitudine”: già negli anni trenta entrò in funzione il collegamento tra la Città dei Sassi e Ferrandina, paese della valle del Basento dove i passeggeri potevano cambiare tratta con le linee delle Ferrovie dello Stato. Un collegamento di pochissimi chilometri a scartamento ridotto (la velocità massima raggiungibile era di 30 km/h) ma che riusciva a collegare Matera con Taranto e Napoli. Tuttavia, i tanti interventi di manutenzione straordinaria dovuti al degrado degli impianti – uniti ai costi elevati – portarono nel 1978 alla definitiva soppressione della linea ferroviaria.

I tumulti della popolazione locale, rimasta completamente isolata dal resto d’Italia, impiegarono poco tempo a giungere ai “piani alti”: pochi anni più tardi venne redatto un progetto di ricostruzione parziale – questa volta a scartamento normale – della tratta tra Matera e Ferrandina, in modo da poter ricongiungere il capoluogo con la rete nazionale.

Le attività iniziarono nel 1982, puntando alla realizzazione di una linea di 29.25 chilometri. Sembrava tutto procedere per il meglio, quando nel 1988 arrivò la prima di una lunga serie di interruzioni. Negli anni a seguire i lavori procedettero sempre “a singhiozzo” sia per mancanza di fondi da parte delle Ferrovie dello Stato che per i fallimenti delle imprese incaricate e per problemi politici: nonostante ciò venne costruita la sede ferroviaria, le opere infrastrutturali e persino la stazione centrale di Matera presso il Borgo La Martella (a circa otto chilometri dal centro, comunque servito dalle Ferrovie Appulo Lucane con la linea a scartamento ridotto da Bari). […]

Strutture progettate e mai realizzate a cura di Francesco Ippolito

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