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Normativa

I livelli di conoscenza delle strutture

Informazione disponibile, metodi di analisi ammessi e fattori di confidenza.

17 Settembre 2018
livelli di conoscenza
Redazione calcolostrutturale.com
La redazione di calcolostrutturale.com è composta da ingegneri edili, copy strategist ed esperti di marketing e comunicazione.

Quando bisogna stimare la capacità sismica degli edifici è necessario effettuare specifiche analisi al fine di valutarne gli effettivi livelli di conoscenza. Nello specifico, il livello di conoscenza è il grado di approfondimento della conoscenza della struttura raggiunta dal progettista. Infatti, è proprio quest’ultimo a decidere quale livello di conoscenza raggiungere basandosi su risorse economiche e tempi messi a disposizione.

In generale, si parte con un’analisi pseudo-storica dell’edificio al fine di capire sotto quale riferimento normativo e/o pratica locale è stato realizzato. Occorre in pratica risalire alla sua epoca di costruzione, al processo di realizzazione e studiarne possibili modifiche subite nel corso del tempo. Successivamente è necessaria un’analisi riguardante la geometria strutturale volta a individuare l’organismo resistente della costruzione, in particolare materiale (c.a., muratura, acciaio, etc.) e tipologia strutturale (a telaio, a pareti, etc.). Il terzo e ultimo step del processo di conoscenza è quello della caratterizzazione dei materiali impiegati per la realizzazione del manufatto oggetto di studio, fondamentale perché la resistenza degli elementi dipende proprio dalle resistenze di questi ultimi. Essenzialmente ci si basa sull’eventuale documentazione disponibile, che dovrebbe riportare l’effettiva resistenza di calcolo, oppure in caso contrario risultano fondamentali verifiche in situ opportunamente stabilite tramite una campagna d’indagini sperimentali.

I livelli di conoscenza delle strutture secondo normativa

I livelli di conoscenza servono a definire in primis il fattore di confidenza, cioè un parametro con il quale si decurtano le resistenze medie ottenute dalle indagini o eventualmente si aumentano le sollecitazioni. Il fattore di confidenza serve in poche parole a raggiungere lo stesso livello di sicurezza a partire da diversi livelli di conoscenza. Oltre ad influenzare la scelta del fattore di confidenza però, il livello di conoscenza influenza anche la scelta del modello di analisi. La normativa in merito riconosce tre livelli di conoscenza e a ciascuno di essi associa un appropriato fattore di confidenza e modello di analisi:

Si noti ad esempio che il primo livello di conoscenza non è sufficiente per modellare il comportamento plastico di una struttura, pertanto secondo normativa ci si deve limitare in questo caso a svolgere un’analisi lineare statica o dinamica. Il fattore di confidenza è invece il più grande in assoluto perché, non avendo un buon livello di conoscenza della struttura, le resistenze ricavate vanno maggiormente ridotte a vantaggio di sicurezza.

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