Ponte Morandi | Come è avvenuta la demolizione?
La Prefettura ha reso disponibile la documentazione riguardo le fasi di demolizione controllata delle pile 10 ed 11 del viadotto Polcevera.
![demolizione del Ponte Morandi](https://www.calcolostrutturale.com/wp-content/uploads/2019/07/demolizione_Morandi.jpg)
La Prefettura ha pubblicato la documentazione relativa la demolizione controllata delle pile 10 e 11 del Ponte Morandi avvenuta il 28 giugno 2019 a Genova. L’operazione di abbattimento ha previsto diverse unità nazionali impegnate quali operatori della sicurezza pubblica, protezione civile che hanno affiancato la commissione esplosivi e le strutture di coordinamento delle emergenze.
Lo scenario e le fasi per la demolizione
Le operazioni hanno riguardato l’abbattimento delle campate 10 e 11 del Ponte Morandi; per la prima sono previste tre fasi per la seconda quattro. Entrambe, ad ogni modo, sono crollate contemporaneamente con un unico impulso elettronico. Si analizzano le fasi e le operazioni riportate dalla Prefettura:
- Fase 1: taglio netto degli stralli mediante cariche esplosive direzionali, dette “cariche cave” fornite e posizionate dal IX Reparto “Col Moschin” dell’Esercito Italiano. Tale operazione è resa necessaria da un pregresso rinforzamento della pila con ulteriori 18 stralli;
- Fase 2: elevazione di un muro d’acqua in quota (questa operazione è risultata comune ad entrambe le pile). Come riporta il documento attraverso una vasca lunga come l’intera campata realizzata con i new jersey riciclati dal ponte stesso, cariche esplosive solleveranno l’acqua ad una altezza di circa 90 metri. Questa inizierà a cadere prima dell’attivazione della fase tre mediante pioggia intensa che contribuirà a mitigare la diffusione di polveri;
- Fase 3: annullamento delle strutture portanti di entrambe le campate e dei due pilastri che reggono gli stralli di 92m alti. Attraverso l’inserimento in dei fori precedentemente creati, sono stati inseriti dei candelotti di dinamite di diametro diverso; l’esplosione delle stesse è avvenuta con uno sfasamento di 20 millisecondi. La Prefettura riporta che in meno di mezzo secondo verranno annullati gli appoggi e gli impalcati cominceranno a collassare frazionandosi prima dell’impatto al suolo. Per attutire la caduta il terreno sottostante è stato coperto di materiale inerte;
- Fase 4: innalzamento di muri d’acqua, alti circa 40 metri. Questa soluzione è nata dall’esigenza di limitare l’innalzamento delle polveri (problema sollevato da diverse autorità nelle settimane precedenti). Durante questa fase erano presenti 12 lance da irrigazione agricola e 6 nebulizzatori d’acqua con la presenza di teli irrorati d’acqua per evitare l’innalzamento eccessivo di polveri.
Si noti come le 4 fasi sono avvenute in circa 6 secondi e, come riportato dalla Prefettura, hanno previsto l’utilizzo di circa 500 inneschi elettronici, circa 500kg di dinamite e 5000 metri di miccia detonante.
Scarica il Riepilogo delle principali pianificazioni della demolizione del Ponte Morandi contenenti:
- le pianificazioni di Protezione Civile;
- piano assistenziale e sanitario;
- viabilità ferroviaria;
- viabilità extraurbana;
- viabilità urbana;
- misure organizzative in ambito portuale;
- tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica;
- struttura coordinamento emergenze.
Riepilogo delle principali pianificazioni dell'evento (927,3 KiB)
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