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CNI | Sblocca cantieri: per gli ingegneri un intervento poco risolutivo

Secondo uno studio condotto dal Centro Studi CNI la misura rischia di essere un palliativo ad un settore con difficoltà più complesse.

22 Luglio 2019
sblocca cantieri
Redazione calcolostrutturale.com
La redazione di calcolostrutturale.com è composta da ingegneri edili, copy strategist ed esperti di marketing e comunicazione.

L’approvazione dello Sblocca Cantieri ha riscosso pareri diversi dagli addetti ai lavori. Dagli anni dell’inizio della crisi (2008) ad oggi la riduzione della spesa pubblica per le infrastrutture è diminuita del 21% con una spesa di circa 13 miliardi di euro. Come evidenziato dal Centro Studi CNI che ha effettuato un’indagine rivolta agli iscritti all’Albo, la diminuzione è il frutto delle politiche di rientro del debito pubblico che fa dell’Italia uno dei Paesi europei industrializzati con la minore incidenza degli investimenti in infrastrutture di trasporto sul totale degli investimenti fissi. L’obiettivo di questa riforma, come evidenziato più volta dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti, è quello di sbloccare i circa 600 cantieri pubblici dal valore di circa 4 miliardi di euro e velocizzare i contenziosi che non autorizzano cantieri di entità più piccoli.

Il Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri a questo proposito afferma:

“Il problema della scarsità di risorse pubbliche per opere infrastrutturali è solo la punta dell’iceberg di una questione più complessa. Il Paese stenta a trovare una strategia in materia di infrastrutture. Oggi forse la vera questione non è chiedere maggiori risorse pubbliche ma utilizzare al meglio quelle esistenti. Le norme in materia di appalti tuttavia non aiutano ed è da qui che occorre ripartire per ritrovare la strada della crescita”.

Tra le perplessità segnalate dagli iscritti all’Ordine si evidenzia il limite del ritorno all’appalto integrato, l’affidamento di lavori diretti e l’innalzamento della percentuale da poter dare in subappalto. Il pensiero comune degli intervistati riguarda il problema delle troppe norme che regolano le gare d’appalto e la mancanza di una legislazione snella ed efficace. Oltre il 70% dei tecnici che hanno preso parte allo studio hanno dichiarato prioritaria la semplificazione delle norme.

Leggi il comunicato stampa del CNI e scarica lo studio del Centro Studi CNI: Legge “Sblocca Cantieri” per gli ingegneri un intervento poco risolutivo

  Legge "Sblocca cantieri": per gli ingegneri un intervento poco risolutivo (1,1 MiB)
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