Mercato edile :boom di richiesta di ingegneri.
Aumenta la domanda ma diminuisce l’offerta. Il sistema produttivo ricerca 14 000 ingegneri, metà sono introvabili

Sebbene il mercato edile abbia subito un rallentamento negli ultimi mesi, causato dall’aumento dei prezzi dei materiali, le ripercussioni del conflitto ucraino e dalla ridotta disponibilità di cessione del credito da parte degli istituti bancari, la richiesta di ingegneri continua ad essere elevata. In questo momento, però, tali figure professionali sono irreperibili.
Il centro studi CNI ha elaborato un report, stimando il fabbisogno di:
- 4 000 ingegneri elettronici e informatici;
- 4 000 ingegneri civili;
- 4 000 ingegneri industriali;
- 1 200 ingegneri di altri indirizzi.
Ad oggi il mercato necessita di 18 000 professionisti, di cui circa 14 000 ingegneri. A questi si aggiungono ulteriori 15 000 figure professionali in ambito ingegneristico.
Il divello di difficoltà nel reperire ingegneri è pari al 53%: in pratica metà delle aziende o studi professionali che necessitano di un ingegnere, non riescono a trovarlo.
Per il presidente del CNI, Rocco Zambrano: “La progettazione con Superbonus 110% ha infatti ampliato l’orizzonte operativo di molti liberi professionisti. Sappiamo per certo che molti studi professionali in questo momento sono in stretto contatto con le Università per reclutare giovani risorse.”
Questo gap tra domanda e offerta è dovrebbe indurre il sistema universitario italiano ad essere più in linea con le continue mutazioni del sistema produttivo e del mercato in cui tali figure professionali operano. Allo stesso tempo gli Ordini professionali dovrebbero interfacciarsi con gli atei per suggerei orientamenti più efficaci dei corsi di laurea. È da tener presente che un’altra causa potrebbe essere rappresentata dal livello retributivo spesso inadeguato che disincentiva la presentazione di candidature.
In ogni caso, sottolinea Zambrano: “I Superbonus restano per noi un’occasione di sviluppo importante non solo per la nostra categoria professionale ma per l’intero Paese; essi sono l’occasione per rinnovare il patrimonio immobiliare italiano in chiave di risparmio energetico e di messa in sicurezza antisismica. Per questo auspichiamo che le norme sui bonus per l’edilizia vengano migliorate e rese più durature nel tempo”.

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